20/01/09


Cari concittadini, mi trovo qui oggi con l'umiltà per il compito che è davanti a noi. Ringrazio il presidente Bush per il servizio alla Nazione

Quarantatre americani hanno giurato prima di noi. Il compito che mi è stato affidato viene dal sacrificio dei nostri antenati. Il fatto che siamo nel mezzo di una crisi è ben noto, la Nazione è in guerra. I dati della crisi sono ben noti a tutti noi ed è una situazione figlia di avidità e irresponsabilità. Si apre una nuova era di responsabilità. Le sfide che dobbiamo affrontare sono reali, gravi e numerose.

Per la nostra economia servono decisioni coraggiose e rapide e siamo pronti a prenderle. Creeremo infrastrutture, ammoderneremo le reti elettriche e investiremo sulle energie alternative. Useremo le tnuove ecnologie, creeremo posti di lavoro. Gli Stati Uniti combatteranno lo spettro del surriscaldamento del pianeta e ridaranno alla scienza la sua giusta collocazione

Sappiate questo Americani, tutti i problemi saranno affrontati. Siamo qui oggi perchè abbiamo scelto la speranza sulla paura. Ci siamo riuniti per porre fine alle lamentele meschine e alla false promesse, alle recriminazioni e ai dogmi consumati che per troppo tempo hanno strangolato la nostra politica. Restiamo una nazione giovane. Ma è il momento di mettere da parte le cose infantili. Bisogna rimboccarsi le maniche per ricostruire l'America, perchè dovunque guardiamo c'è lavoro da fare. A partire da oggi dobbiamo rimetterci in moto per rifare l'America. Oggi io vi dico che le sfide che abbiamo dinanzi sono reali: che sono serie e che sono tante. Non le affronteremo facilmente nè in breve tempo. Ma sappiate questo: America, queste sfide le affronteremo.
Ci sono alcuni che mettono in dubbio la portata delle nostre ambizioni. Hanno la memoria corta, perchè hanno dimenticato ciò che ha già fatto questo Paese.

Per la sicurezza respingiamo la falsa alternativa tra ideali e sicurezza. I nostri padri hanno steso una carta con i diritti per tutti. L'America è una nazione per ciascun uomo, donna, bambino che cerchi un futuro di opportunità. Siamo pronti a guidare il mondo di nuovo.

Siamo più uniti di prima, più forti di prima per affrontare e battere il terrorismo. Ai terroristi dico: non durerete più a lungo di noi, vi sconfiggeremo. Al mondo musulmano: cerchiamo un modo per andare avanti basato sul rispetto reciproco e sul reciproco interesse. Ai leader che cercano di dare le colpe all'Occidente, sappiate che il vostro popolo vi giudicherà per quello che farete. Anche se mostrerete il pugno, noi vitenderemo la mano. Ai popoli delle nazioni povere: c'impegnamo a lavorare con voi per dar da mangiare a tutti. E alle altre nazioni che vivono a un alto livello di benessere diciamo che non possiamo più permetterci di vedere questa povertà. Il mondo è cambiato e noi dobbiamo cambiare con lui

Sessant'anni fa un nero non sarebbe stato servito in un bar. Oggi può pronunciare il discorso più solenne. Dio bendeica gli Stati Uniti d'America.

B.O.

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